COVER STORY — Renzacci, l’industria 4.0 applicata alle tecnologie del lavaggio

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Un’azienda a doppia trazione in quanto presente sul mercato sia nel lavaggio a secco sia nel lavaggio ad acqua con un catalogo di prodotti che ha un unico filo conduttore, la qualità

All’ingresso della Renzacci SpA si viene accolti da una composizione murale in ceramica, donata da un centro di ragazzi disabili di Città di Castello (con il quale l’azienda ha un ottimo rapporto da diversi anni) che raffigura il lavaggio dei panni delle “nostre nonne” nel fiume Tevere (che attraversa la città). La sala d’aspetto è rivestita di fotografie che rappresentano la genesi e l’evoluzione dell’azienda (che poi coincide per lo più con quella familiare) e che serve “in primo luogo a noi stessi per ricordarci da dove veniamo e quali sono le nostre radici” precisa l’ingegner Gabrio Renzacci, Presidente della Renzacci SpA di Città di Castello. La carta d’identità dell’azienda certifica la nascita nell’anno 1965 e l’artefice di questa impresa fu il commendator Azelio Renzacci, papà di Gabrio e Donatella Renzacci che dal 2001 sono alla guida dell’azienda, che decise di ritornare in Umbria, e di intraprendere un’avventura imprenditoriale che poi si rivelò prodigiosa. La passione per il territorio e la volontà di contribuire al suo sviluppo industriale e civile costituirono la quintessenza dello slancio con il quale il fondatore iniziò questa avventura e che continua in modo fecondo ancora oggi. Un’impresa che iniziò con una visione chiara: la necessità di una costante presenza nei mercati internazionali e lo sviluppo della ricerca come motore dell’innovazione.

Già dai primi anni ‘70 la Renzacci è presente in USA e Giappone e nella seconda metà dello stesso decennio in Cina, ancora prima che questo temibile gigante mondiale si aprisse al libero mercato. Per non parlare poi della presenza della Renzacci in molti paesi europei considerati quasi un mercato domestico imprescindibile. Un’azienda di “riferimento” la Renzacci che in particolare nel lavaggio a secco può vantare numerosissimi brevetti su scala mondiale ottenuti grazie ad un incessante lavoro di ricerca e sviluppo condotto anche con la collaborazione di importanti università ed istituti operanti a livello internazionale.

Tra i tantissimi esempi potremmo citare per ragioni di sinteticità il rapporto con il dipartimento di microbiologia dell’università di Perugia che ha permesso di congegnare e brevettare un sistema di lavaggio che igienizzasse e inattivasse la presenza dei batteri nei tessuti sottoposti a lavaggio. Per ricordare, poi, la Speed Master (metà anni ’90) punta di diamante dell’azienda che permetteva di ridurre del 50% i tempi del normale ciclo di lavaggio e grazie alla quale alla fiera metalmeccanica di BRNO (Repubblica Ceca) venne conferita alla Renzacci la medaglia d’oro all’innovazione. Arrivando poi ai giorni nostri, l’attribuzione alla Renzacci dell’importante riconoscimento della SMART LABEL, l’iniziativa promossa da Host – Fiera Milano e da POLI design (Consorzio del Politecnico di Milano) che ha premiato i prodotti che si distinguono per le caratteristiche innovative in termini di funzionalità, tecnologie, sostenibilità ambientale ed etica. Il riconoscimento è stato conferito per ECOSAVER SYSTEM, il sistema integrato composto da una macchina ad acqua di ultima generazione ed un essiccatore a ridotto consumo energetico con recupero totale del flusso d’aria, che permette di risparmiare il 40% di energia elettrica, fino ad un 60% di minore utilizzo di acqua, con una riduzione complessiva delle emissioni inquinanti del 30%. Un’azienda a doppia trazione e presente sul mercato sia nel lavaggio a secco sia nel lavaggio ad acqua.

L’azione dell’azienda non si esaurisce solo nel perimetro dei macchinari per il lavaggio di tessuti: vengono realizzate macchine per il lavaggio delle suole e per il lavaggio dei metalli (automotive, aerospace, settore della refrigerazione, materiali preziosi, come oro e argento).

Oggi i pilastri strategici su cui poggiano le innovative serie di macchinari proposti dall’azienda sono essenzialmente due:

  • L’esclusiva serie di BIOLAVATRICI A SECCO CHE UTILIZZANO NATURAL SOLVENTS, le quali hanno rilanciato molto questo importante settore dato che non solo hanno ampliato notevolmente la vasta gamma di capi che possono essere trattati, ma ha cambiato radicalmente il servizio offerto al cliente il quale parla non solo di pulito ma anche di benessere, biodegradabilità, biocompatibilità e ipoallergenicità.
  • L’innovativa serie OCEANO per il lavaggio in acqua, CHE SUPERA IL WET CLEANING TRADIZIONALE riportandolo al suo vero significato, che è quello di metodo che utilizza macchinari e prodotti chimici di lavaggio professionali e non semidomestici per assicurare risultati degni di un centro altamente qualificato che voglia distinguersi come attività dove il know how dell’operatore fa veramente la differenza.

Ma tecnologia alla Renzacci non significa solo questo. Oggi la Renzacci è impegnata nell’affinare le modalità di gestione e di controllo operativo degli impianti e in questo senso un impulso importante è stato dato da industria 4.0 e dalla specializzazione delle connessioni wireless per la comunicazione. Si è sviluppata così una capacità per monitorare e intervenire da remoto con una APP denominata “My Brain”, che permette a distanza di controllare tutti i parametri della macchina e di decidere quale sia l’azione più corretta da intraprendere per verificare l’efficienza della stessa. Per parlare poi di “Intellectus” un’applicazione utilizzata nell’ambito delle macchine per il lavaggio ad acqua che permette di proporsi come vero e proprio metodo di interazione, monitoraggio e gestione della macchina a distanza in grado ripristinarne il corretto funzionamento, calcolarne la redditività e controllarne i costi di esercizio. “Questo ci consente di conoscere sempre più in profondità il mercato”, suggerisce il Direttore Commerciale Marco Niccolini “e di intraprendere azioni di marketing sempre più puntuali e mirate sia business to business che business to consumer. In queste applicazioni siamo molto copiati dai nostri concorrenti che troppo spesso però non riescono a garantire performance adeguate e di livello.”

Il gruppo Renzacci è composto dal quartier generale di Città di Castello dove ha luogo la ricerca e sviluppo, la progettazione e la fabbricazione dei prodotti, mentre, le altre parti della macchina provengono dalle altre quattro unità satellite e anche da altri fornitori esterni. Nella sede centrale lavorano circa 120 persone, mentre sommando i rimanenti stabilimenti e l’indotto si arriva a quasi 400 lavoratori.

La specializzazione, la rapidità di consegna e di risposta ad un bisogno rappresentano il valore aggiunto dell’azienda. Il Presidente ingegner Gabrio Renzacci precisa “Da Quando ho iniziato a lavorare in questa azienda i tempi di consegna dei macchinari si sono più che dimezzati per rispondere alla continua evoluzione del mercato”. Oggi l’attenzione è focalizzata sulla qualità del prodotto, così che, prima ancora che sia spedito il pezzo per la fabbricazione ci sono già controlli nelle unità satelliti e, poi, si procede ad ulteriori verifiche durante le fasi di approntamento per poi giungere al collaudo finale a cui è dedicata una fase completamente automatizzata. “Il prodotto che viene trattato è un bene di investimento esportato in 120 paesi nel mondo ed è nostra responsabilità controllarlo e garantirlo nei minimi particolari” precisa Marco Niccolini.

La Renzacci offre una gamma di circa 250 modelli ma è un dato approssimativo in quanto dovendo confrontarsi con Paesi completamente diversi, a latitudini opposte del globo, le certificazioni, gli standard e le normative di riferimento determinano una varietà di modelli, per specificità, innumerevoli. Le macchine sono personalizzate così che l’investimento del magazzino è concentrato sui pezzi di ricambio; questo permette di fornire un’assistenza puntuale e rapida per tutti i 120 paesi in cui avviene l’export. L’azienda garantisce un pezzo di ricambio per una macchina acquistata entro i vent’anni ma con un po’ più di tempo il servizio è garantito anche per macchine più datate. La “Mission mark” della Renzacci si traduce nella parola d’ordine “the future is now” e questo è possibile investendo il 7% del fatturato in ricerca, innovazione e sviluppo, ma il primato dell’azienda poggia anche sull’attenzione alla formazione e al costante aggiornamento per tutto il personale impiegato. L’ìngegner Renzacci sottolinea “noi crediamo nella formazione e facciamo continui corsi di aggiornamento al nostro personale, inoltre, mi sono dedicato in prima persona per trent’anni, fino a creare l’ITS (Istituto Tecnico Superiore), punta di diamante della nostra regione, per una formazione di alto livello. Possiamo contare su una squadra di persone, sotto la guida del direttore Commerciale Niccolini, che ci permette di affrontare in modo ampiamente competitivo tutte le sfide che abbiamo di fronte”. E un’azienda così organizzata non può che investire anche sulla formazione e sui servizi relativi al prodotto e in particolare sulle tecniche di lavaggio. La Renzacci ha impiegato molte risorse per lo sviluppo di due centri, il primo è stato realizzato nell’ambito dell’azienda madre a Città di Castello, mentre, l’altro, è collocato a Stuart in Florida dove ha sede la Renzacci USA. Sono centri che fanno formazione a differenti livelli e in particolare ai clienti sulle tecniche di lavaggio, al personale tecnico per rispondere al meglio alle esigenze della clientela e, infine, alla rete di vendita e ai dealer distribuiti in tutto il mondo.

L’azienda ha sempre privilegiato il concetto di “squadra” in maniera molto ampia, cercando di tradurlo in filosofia aziendale; in alcuni casi si sono sperimentate forme di flessibilità del lavoro in relazione alle esigenze di vita dei lavoratori, modulando orari di lavoro differenti e sperimentando alcune nuove tipologie contrattuali messe a disposizione dal legislatore.

Peculiare è l’attenzione che il gruppo Renzacci riserva al mercato americano e segnatamente a quello del nord America con lo sviluppo della Renzacci USA e del Centro internazionale di formazione del dry cleaning and laundry; a tale proposito Niccolini precisa, “siamo in grado anche nei confronti del mercato americano di garantire gli stessi standard di efficienza dei nostri macchinari e la medesima puntualità del supporto tecnico che assicuriamo in ogni parte del mondo e lo dimostreremo ancora una volta a Clean 2019 (che avrà luogo a New Orleans)”

 

 

Fonte: Detergo

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